Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

sabato 30 ottobre 2010

Il modello greco è un utile esempio. UNITI CONTRO LA CRISI, UNITI CONTRO L'EUROPA



«Ora posso andare a casa contenta» in quanto «la nostra valuta è ora più sicura». È lei la vera trionfatrice del vertice, un'Angela Merkel raggiante al termine del Consiglio europeo di Bruxelles ha liquidato con poche battute i giornalisti.
In queste ore i politici dei 27 governi stanno spiegando a mezze parole la vera portata di quanto è accaduto in questi mesi e di quello che è avvenuto.
In Italia di questo non c'è nemmeno tanto bisogno dato che è lo scandalo sessuale di turno a produrre l'insegna luminosa per cambiar sguardo.
Comunque sia la Merkel è riuscita ad imporre all'Europa la sua linea monetarista e deflattiva che mette la moneta sopra le spalle delle classi popolari.

Sono stato ultimamente a Napoli.

di Zag in ListaSinistra
Sono stato ultimamente a Napoli. Una tre giorni di full immersion, tra i vicoli e le stradine di Forcella, Spacca Napoli, viaToledo, via Roma, piazza del Plebiscito via del Mercato.
Via Caracciolo e le bancherelle del Mercato. Ho visto una città senza Stato, senza ordine, ne legalità, così cme si intende nel resto dell'Italia.
Molto più caotica di qualche anno fa. E il caos non è solo nel traffico. Se riesci a guidare uno scooter nel traffico di Napoli puoi affermare che puoi guidare dappertutto! Portare il casco è come andare nudo in giro per la città.

Napoli è una polveriera.


di Goffredo Fofi - Fonte L'Unita'
Le città che mi hanno maggiormente segnato sono state Palermo e Torino, quelle in cui ho vissuto più a lungo Milano e Napoli.
Vivo attualmente a Roma (forse perché sta al centro) ma nelle città che ho citato vado molto spesso e vi conosco molte persone, di più generazioni e classi sociali.
Non c’è regione che non abbia frequentato assiduamente, con maggior o minor frequenza a seconda di ciò che vi si muove e dunque mi attira, ma anche di quel che non vi si muove e dunque mi attira. Di conseguenza mi sembra, e non da adesso, di conoscere meglio l’Italia di tanti politici e giornalisti, e m’illudo di avvertirne le mutazioni con un certo anticipo su di loro. Napoli, dunque, dove vado molto spesso.
Per i suoi umori e problemi credo di avere antenne abbastanza sensibili e la mia impressione è che oggi la città, sotto una calma apparente, viva un periodo delicatissimo e che, forse, stia per scoppiare.

venerdì 29 ottobre 2010


Auto stop, un modello in declino. E se pensassimo alla pianificazione?


di Tonino Bucci Fonte: esserecomunisti
su Liberazione del 28/10/2010

Intervista a Guido Viale economista, esperto di politiche ambientali

La Fiat è incapace di competere con gli altri marchi automobilistici?

Marchionne, da imprenditore (ottocentesco), se la prende con la scarsa produttività degli operai italiani. Troppi diritti, troppe pause fisiologiche durante l'orario di lavoro in fabbrica, dice. Non una parola sul fatto che la sua Fiat non tira fuori un'idea innovativa da anni. Detto questo, fino a che punto però l'innovazione di qualità può rilanciare un settore maturo come quello dell'auto? Il pianeta e le nostre città non sono ormai sature di veicoli? Si può far finta di nulla e continuare a sfornare milioni di macchine? Ne parliamo con Guido Viale, economista e autore di saggi come Vita e morte dell'automobile (pubblicato nel 2007 da Bollati Boringhieri).

Continuare a contrapporre "produttivismo" ad "ambientalismo" non può generare equivoci? Perché mai un ambientalista non dovrebbe avere in testa un modello alternativo su come organizzare la produzione?

Intervista con Lunghini. L'economia del disastro globale.


Autore: Fonte: Eddyburg.it
Il pensiero di un economista, libero dal pensiero mainstream, ma rigoroso come è necessario essere quando ci si propone obiettivi all’altezza della crisi.

Il manifesto, 28 ottobre 2010
Decrescita o diverso modello di sviluppo?

Le contraddizioni del capitalismo, i ritardi della sinistra sulla questione ambientale, l'assuefazione a considerarci tutti consumatori.

E le lungimiranti analisi dell'economista Georgescu-Rogen che già negli anni '70 rifletteva su guerra, demografia, stili di vita La crescita del prodotto è lo strumento perseguito per il superamento della crisi. Una politica criticata dall' ambientalismo più qualificato.

Tu che ne pensi?

Credo che come valore principale si dovrebbe pensare non tanto alla crescita, quanto a un diverso modello di sviluppo economico, rispettoso della natura. Tuttavia diffido della parola "decrescita", mi pare sia un errore dei sostenitori di questa tesi, peraltro preparati, agguerriti, intelligenti ... Non si tratta di decrescita, ma di adottare stili di vita diversi.

giovedì 28 ottobre 2010

Doppio brodo Alfano.


di Marco Travaglio - Fonte


"Buongiorno a tutti, questa settimana direi due cose importanti tra le tante:

1) un no di Napolitano, noi spesso abbiamo criticato il Capo dello Stato perché non riusciva a dire la parola “no” questa settimana ne ha detto uno, vedremo perché, cosa implica.

2) Le anticipazioni fornite dai giornali sulla cosiddetta “riforma della giustizia” presentata dal Ministro Alfano, che in realtà non è una riforma della giustizia.

La legge Alfano sullo scudo a Berluconi

mercoledì 27 ottobre 2010

Bce come Pinochet.


Fonte: Controlacrisi

Non paghi di essere riusciti a delineare uno dei più grandi massacri sociali della storia dell'Europa moderna con l'introduzione del semestre europeo e del patto di stabilità, le tecnocrazie europee vogliono di più.
Non è sufficiente infatti che i parlamenti siano stati di fatto espropriati dalle funzioni di indirizzo delle politiche finanziarie, adesso pretondono che nemmeno i governi abbiano più voce in capitolo.
La crisi sta delineando una forma di autoritarismo monetario nel vecchio continente simile al Cile di Pinochet, in cui la banca centrale diventa un organo politico non democraticamente eletto che si permette di incidere sulle scelte dei governi. Purtroppo ogni mese che passa questo meccanismo sembra sempre di più spingersi in una direzione senza ritorno.

In Francia e Grecia non si ferma la rivolta, in Italia si manifesta di sabato.


Fonte: Controlacrisi

CRISI: GRECIA, CONTINUANO SCIOPERI, PAPANDREOU VA IN TV (ANSA) - ATENE.
- Non si fermano gli scioperi in Grecia contro il piano di austerità e le riforme: i ferrovieri incrociano da oggi le braccia per quattro giorni mentre le tensioni sociali restano alte e si attende lo sciopero generale del settore privato per il 15 dicembre.
Di fronte a questa pesante situazione - mentre Eurostat rivede al rialzo il deficit del 2009 ed incombono le elezioni amministrative del 7 novembre considerate un referendum sulla politica del governo - il premier George Papandreou si fa intervistare questa sera in TV e rassicura i greci che non ci saranno nuovi tagli a salari e pensioni.
Il concreto timore è infatti che l'annunciata revisione del deficit dello scorso anno, che dovrebbe salire dal 13,6% al 15% del Pil e oltre, abbia conseguenze anche sui bilanci del 2010 e 2011 con la necessità quindi di «nuove misure».

lunedì 25 ottobre 2010

Alcune domande al compagno non compagno Niki


di Zag in ListaSinistra

Il congresso è terminato e Vendola si è candidato come "uomo di sinistra" che più a sinistra non si può.
Si candida quindi a prossimo leader dell'opposizione per "governare" il dopo Berlusconi, "da sinistra". Il suo discorso, riportato da tutti i giornali di destra e di "sinistra" è stato osannato , glorificato, apprezzato e quantomeno ascoltato.
Ma , come uno che non si accontenta io qualche domandina vorrei farla al caro compagno non-compagno Niki.
Gli volevo chiedere
1)Ti sei candidato a guidare il centro sinistra che va dal PD , passando per l'IdV e finendo nella sinistra extraparlamentare. L'Udc, non ci starà per sua scelta, ma tu certamente l'avresti voluta dentro.
Mi chiedo e ti chiedo. Ma cosa è cambiato rispetto al 2006?
Cosa è cambiato nel Pd, nell'Idv di Di Pietro, nel centrosinistra italiano da indurti a ripercorrere una strada che non ha certo brillato quanto a risultati?
Quali sono le novità che scorgi?
Quale radicalità ha il Pd di Bersani che i Ds e la Margherita di Fassino e Rutelli non avevano?
Qual'è il tuo giudizio di quell'esperienza e come intendi non ripercorrere quegli errori? Se errori vi furono.

domenica 24 ottobre 2010

"Fiat potrebbe fare di piu' senza l'Italia"


Marchionne: Senza Italia faremmo meglio
(ANSA) - MILANO, 24 OTT - 'Fiat potrebbe fare di piu' se potesse tagliare l'Italia'. E' quanto ha detto l'ad del Lingotto Marchionne ospite a 'Che tempo che fa', condotto da Fabio Fazio. Nemmeno un euro dei 2 miliardi dell'utile operativo previsto per il 2010 - ha concluso - arriva dall'Italia. Fiat non puo' continuare a gestire in perdita le proprie fabbriche per sempre'. Quanto a un suo ingresso in politica Marchionne ha detto: 'Scherziamo? Faccio il metalmeccanico, produco auto, camion e trattori'.

Operazione Welfare EuroMayDAy 010

Fonte Bin Italia
Abstract: Il documento qui presentato è stato elaborato all’interno del processo di costruzione dell’EuroMayDay 2010.
Esso analizza la proposta di Welfare Metropolitano, declinata su scala regionale, al fine di discutere le premesse necessarie per arrivare a proporre un progetto di legge che abbia come finalità l’instaurazione di un reddito di base.
Sommario1.
Premesse2.
I punti nodali 3.
Garanzia di reddito e accesso ai servizi primari e alla socialità.4.
Aspetto del finanziamento.5.

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