Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

sabato 15 gennaio 2011

Il «contratto di libera schiavitù».


di Ernesto Screpanti * Fonte esserecomunisti
su il manifesto del 15/01/2011
«Il contratto di libera schiavitù è un patto col quale i lavoratori assumono un obbligo all'obbedienza perpetua nei confronti della controparte e rinunciano a negoziare il salario e le condizioni di lavoro, ricevendo in cambio un reddito di sussistenza vita natural durante.
La controparte acquista un diritto di proprietà sul lavoratore. \ Una percentuale non irrilevante di poveracci (tra i disoccupati, i sottoccupati, i precari, gli immigrati), lo accetterebbe subito volontariamente. Infatti la schiavitù offrirebbe a questi lavoratori molti vantaggi: \ un miglioramento delle condizioni di vita; \ un'assicurazione dalle avversità e dalle fluttuazioni economiche, il reddito dello schiavo rimanendo pressoché costante nel tempo; \ un'assicurazione completa dalla disoccupazione, visto che all'impegno del lavoratore ad obbedire per sempre deve corrispondere un impegno del padrone a comandare per sempre.
Ma la schiavitù può funzionare soltanto se anche i datori di lavoro traggono un qualche vantaggio da questo tipo di contratto. \ il lavoratore, in quanto schiavo, diviene parte del capitale padronale e può essere iscritto a bilancio.

Il premier senza impedimento.


di Francesco Scommi. Fonte paneacqua

La Corte costituzionale ha deciso con una sentenza che, sebbene di bocciatura parziale nella forma, rappresenta l'affossamento del legittimo impedimento, norma studiata per sottrarre temporaneamente il premier ai processi. Cade, infatti, l'automatismo del rinvio del processo ogni sei mesi e la discrezione di Palazzo Chigi nel valutare l'impegno che doveva costituire la causa del differimento, senza che il giudice potesse opporsi. La Corte costituzionale, in sostanza, ha "riaffermato il principio" che spetta al giudice valutare l'impegno addotto dall'imputato come legittimo impedimento a comparire in udienza.
"Bocciatura parziale" nella forma, ma totale nella sostanza: può sintetizzarsi così la decisione presa dalla Corte Costituzionale sulla legge relativa al legittimo impedimento dei membri del governo, sia il presidente del Consiglio che i ministri, ad essere presenti nelle aule giudiziarie alle udienze che riguardino processi dove risultano imputati.

mercoledì 12 gennaio 2011

La Costituente Fiat


Fonte eddyburg
Autore:
«Come faccia uno come Eugenio Scalfari a scrivere che non si tratta di ricatto ma di semplice “alternativa” è difficile da capire». Il manifesto, 12 gennaio 2011. In calce il testo dell’accordo
In città si stanno moltiplicando i negozi con la vistosa insegna gialla «Compro oro».

Erano pressoché sconosciuti fino a un paio di anni fa, ora crescono come funghi: appena un paio in centro, gli altri - decine - nelle ex barriere operaie, Borgo San Paolo, Barriera di Milano, Mirafiori sud... Acquistano tutto, anche le protesi dentarie. D'altra parte Torino ha fatto segnare nel 2010 il non invidiabile primato nella crescita dei pignoramenti di alloggi, con un +54,8% nei primi dieci mesi dell'anno rispetto al già duro 2009. E si calcola - sono dati impressionanti - che un 35-40% dei lavoratori metalmeccanici torinesi abbia fatto ricorso, nell'ultimo biennio, alla cessione del quinto dello stipendio, per pagare le rate in sospeso, o semplicemente per arrivare alla fine del mese.
È su questa Torino, su questo tessuto sociale allo stremo, che ha calato la scure del suo Diktat Sergio Marchionne, dall'alto del suo ponte di comando globale e dei suoi quattro milioni e mezzo di euro di stipendio annuo, quattrocentotrentacinque piani più sopra rispetto al reddito annuo di ognuno di quegli uomini e quelle donne che a Mirafiori - nel luogo in cui sono inchiodati per la vita o per la morte - dovranno domani votare se «arrendersi o perire».

Lettera di Natale di un ergastolano ostativo a Dio.


Dio, lo so, non ti dovrei scrivere perché sono ateo e non credo che tu esista, ma ho scritto un po’ a tutti e nessuno mi ha mai risposto e ho pensato di rivolgermi anche a te.
Dio, siamo i cattivi e colpevoli per sempre, siamo gli ergastolani ostativi ad ogni beneficio, quelli che devono vivere nel nulla di nulla, a marcire in una cella per tutta la vita.
Dio, diglielo tu agli umani che la pena dovrebbe essere buona e non cattiva e che dovrebbe risarcire e non vendicare.
Dio, l’ergastolano ostativo non vive, pensa di sopravvivere, ma in realtà non fa neppure quello, perché l’ergastolo tiene solo in vita apparente.
Dio, diglielo tu agli umani che la pena dell’ergastolo non potrà mai essere una pena giusta, perché una pena giusta ha un inizio e una fine.
Dio, nessun umano o disumano meriterebbe di vivere con una punizione senza fine, tutti dovrebbero avere il diritto di sapere quando finisce la propria pena.
Dio, diglielo tu agli umani che una pena che ti prende il futuro per sempre ti leva il rimorso per qualsiasi male che uno abbia commesso.

COMUNIC@ZIONE E LOTTE - UN CONFRONTO SULLA LIBERA INFORMAZIONE


Fonte: controlacrisi
Durante l'iniziativa NELLA CRISI, CONTRO LA CRISI del 15 e 16 gennaio, presso la Casa del Popolo a Roma, si terrà un momento di confronto sul ruolo della libera informazione nelle lotte SABATO 15, ORE 10-13, WORKSHOP: “COMUNIC@ZIONE E LOTTE”

Aprire un giornale, sintonizzarsi su una delle tv generaliste mantenendo senso critico, porta facilmente a comprendere il dogma di una distorsione sia informativa che comunicativa. Dietro al giornalista di turno ci sono quasi sempre gruppi industriali, progetti culturali tesi a determinare una agenda politica, un palinsesto unico.
Una scala gerarchica che definisce il valore di una notizia, che la racchiude in ambiti compatibili, che predetermina anche commenti, giudizi, interpretazioni. Una realtà sfalsata e distorta fondata su egemoni e subalterni. L'informazione che reclamiamo e che pratichiamo deve essere libera dalla censura e dal dominio monopolizzatore dei poteri forti. Per questo, oggi, è fondamentale costruire un nuovo modello di informazione che non si limiti a elaborare contenuti, ma che condivida modelli e strumenti. L'informazione libera nelle crisi è/può essere lo strumento che dà voce alle lotte, che le mette in connessione tra loro, che ne facilita anche l'organizzazione e l'efficacia. Sono tanti i soggetti che promuovono tutto questo, dai giornali alle radio fino alle webtv, ai siti, ai blog, alle pagine dei social network.
  • 11 anni fa
  • Richard Wollf. I soldi ci sono.

    Richard Wollf. Le cause della crisi. - 2

    Richard Wollf. Le cause della crisi. - 1

    Richard Wollf. Le cause della crisi. - 3

    Joseph Stiglitz

    Farage interview

    Nigel Farage- Unelected Puppet Papadimos

    This is Greece

    Rio Antirio

    Salvador Allende

    Cari compagni !...

    Abbiamo bisogno della tua invidia ... poveraccio!

    Antonio Tabucchi

    Porto Alegre Social Forum from EMIGRAZIONE TV on Vimeo.

    IN MEMORIA DI ANTONIO TABUCCHI, DELLA SUA POESIA, DELLA SUA UMANITA’

    Pasolini

    PEOPLE OF EUROPE RISE UP

    Spanish Revolution

    IL DEBITO DELLA MADONNA

    Paesi ricchi, popoli poveri. Riche countries, poor peoples.

    L'eterna rivolta

    Summit MMT - Michael Hudson: Vivere e lavorare per pagare debiti [9/18 ITA]

    Foreign US policy

    LA GUERRA DELL'EUROPA - Intervista a Monia Benini

    OBSOLESCENZA


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