Ο παγκοσμοποιημένος καπιταλισμός βλάπτει σοβαρά την υγεία σας.
Il capitalismo globalizzato nuoce gravemente alla salute....
.... e puo' indurre, nei soggetti piu' deboli, alterazioni della vista e dell'udito, con tendenza all'apatia e la graduale perdita di coscienza ...

(di classe) :-))

Francobolllo

Francobollo.
Sarà un caso, ma adesso che si respira nuovamente aria fetida di destra smoderata e becera la polizia torna a picchiare la gente onesta.


Europa, SVEGLIA !!

Europa, SVEGLIA !!

sabato 19 febbraio 2011

I VERBALI


Ruby piange davanti ai pm
"La mia vita prima del Cavaliere"
La ragazza in lacrime ricostruisce la sua storia fra le violenze del padre e le molestie delle persone che incontra nella sua vita randagia. Poi l'arrivo di Berlusconi che le offre "di cambiargli la vita" se accetterà di spogliarsi e di "ricoprirla d'oro se tacerà i suoi segreti ai magistrati. La giovane racconta di aver fatto sesso con Cristiano Ronaldo.
di PIERO COLAPRICO, GIUSEPPE D'AVANZO e EMILIO RANDACIO
E FINALMENTE piange. Piange e rabbiosamente subito dopo ride. "Che vergogna!" dice Ruby, durante l'interrogatorio (è il 2 luglio 2010). Ruby cerca un fazzoletto per asciugarsi le lacrime, mentre anche il pubblico ministero vuole rasserenarla: "Sai, è positivo che ti sia venuta voglia di piangere" e l'assistente sociale, che le siede accanto, le sussurra premurosa: "Ruby, fai la dura, ma sei ancora una bambina...". È questa "bambina" che Emilio Fede porterà ad Arcore. È questa "bambina" che Lele Mora vuol far entrare nella sua scuderia. E sono le semplici parole di Ruby a dimostrare che le "notti del Drago" calpestano anche chi è come lei indifeso, lei insieme con le "zoccole", le "ragazze delle favelas", le "zingare".

Ruby, Karima, ma quale vita ti ha portato a diciassette anni a oltrepassare la soglia di Arcore? Quante persone, tutte sempre e molto più anziane di te, ti hanno circondato e accompagnato e lusingato con le peggiori intenzioni? Come, secondo l'accusa, il presidente del Consiglio?
Leggere in filigrana l'adolescenza mancata di Ruby è dunque necessario per spiegare che quelle di Arcore non sono scene "tra persone perbene", come il premier va raccontando con i videomessaggi ai promotori della libertà. "Io ce l'ho una famiglia, non è che non ce l'ho, ma è come se non ci fosse", spiega Ruby nei suoi verbali d'interrogatorio. "Sono stata in Marocco sino a 9 anni, poi mio padre, che era immigrato in Italia, ci ha chiamato. Aveva avuto un incidente sul lavoro, lo hanno licenziato, non gli hanno dato la liquidazione e si è dovuto arrangiare...
Alla fine ha raggiunto un po' il suo equilibrio trovandosi un lavoro a Randazzo, in un negozio di tappezzeria".

Il Pci nella storia d’Italia.

Di Gaetano De Monte. Fonte: controlacrisi

«Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza», si legge varcando la soglia della Casa dell’architettura di Roma, al quartiere Esquilino, il più multietnico della capitale, che dal 19 gennaio fino al 6 febbraio ha ospitato la mostra “Avanti Popolo” che racconta settant’anni di storia del Pci.
Queste parole sono di Antonio Gramsci, il cui contributo intellettuale è stato determinante per la storia di questo partito. Parole tratte dai Quaderni dal carcere”, l’opera più celebre del filosofo morto in carcere durante il fascismo, un opera che è oggi letta in tutto il mondo, e che è considerata ormai come un classico del pensiero politico del Novecento.
Sempre nei “ Quaderni” si può leggere che “la storia di un partito è storia di un paese dal punto di vista monografico”. Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia questa mostra significa raccontare appunto settant’anni di storia d’Italia documentando la parte ed il ruolo che vi ebbe il Pci dalla sua fondazione a Livorno il 21 gennaio 1921, sotto la guida di Bordiga e Terracini fino alla fine certificata con la nascita del Partito democratico della sinistra, a Rimini, il 4 febbraio 1991.

Sanremo 2011. Antonio Gramsci.

venerdì 18 febbraio 2011

L'Italia vista dall'estero.

di Vittorio Agnoletto: L’ANTIBERLUSCONISMO DA SOLO NON BASTA.
Quella che segue è una riflessione inviatami da mio fratello dal Canada dove sta svolgendo un dottorato universitario.
Ho pensato utile farla circolare. Talvolta la distanza aiuta a vedere gli avvenimenti in un’ottica almeno parzialmente differente. Mi sembra una riflessione utile e stimolante.

Care amiche e cari amici,
questo è uno sfogo. Penso che alcuni di voi non lo apprezzeranno, forse non saranno d’accordo, comunque aspetto le vostre reazioni. Ricominciamo a parlare!
Sono preoccupato. Fa impressione vedere le prime pagine dei giornali italiani pieni di gossip su Rubi, di appelli a manifestazioni pro-giudici lanciate da conduttori televisivi, di rivolte scandalizzate contro le nottate del premier. Tutto ciò mi deprime. E mi fa incazzare.
Sembra che il mondo inizi e finisca con la cacciata di Berlusconi. Sembra che i Montezemolo, le Marcegaglia o i Marchionne siano meglio. Balle!
Forse, la verità è che questi signori non hanno più bisogno di Berlusconi, è diventato ingombrante, perchè con lui le “riforme”, che questi stessi signori vogliono, è difficile farle, perchè Silvio ha altre priorità (salvarsi dai processi).
E adesso il Berlusconi disperato le promette queste famose “riforme” per farsi riaccettare da qualche salotto buono (le nuove proposte su tasse, liberalizzazioni eccetera). E cosa rispondono alcuni nostri alleati nella lotta contro l’Unico Gran Nemico (il nano maledetto)? Che il problema è che le riforme in realtà non le farà… non che quelle riforme sono sbagliate!

giovedì 17 febbraio 2011

Cadrà il 'muro dei petro-dollari': trauma monetario-petrolifero per gli USA.

Tasso di disoccupazione ufficiale (12/2010); Fonte: BMGBullion, 01/2011

Scritto da LEAP/E2020 Giovedì 17 Febbraio. Fonte: Megachip
(comunicato del GEAB N° 52 – 15 febbraio 2011).
Con questo numero 52 del GEAB, la nostra équipe celebra due anniversari importanti in termini di previsioni. È infatti nel febbraio 2006, dunque esattamente 5 anni fa, che il GEAB N°2 incontrò all'improvviso un successo mondiale nell’annunciare il prossimo «scoppio di una crisi mondiale massima» caratterizzata in particolare «dalla fine dell'Occidente così come lo conosciamo dal 1945».

Ed è esattamente due anni fa, nel febbraio 2009, che con il GEAB N°32, LEAP/E2020 anticipava l'inizio della fase di disgregazione geopolitica mondiale per la fine proprio di questo stesso anno. In entrambi i casi, è importante notare che l'interesse innegabile suscitato da queste previsioni a livello internazionale, misurabile in particolare in milioni di lettori dei comunicati pubblici interessati, ha riscontrato un equivalente silenzio dei principali mass media su queste stesse analisi e l'opposizione furibonda (su Internet) della grande maggioranza degli esperti e specialisti economici, finanziari o geopolitici.
Tuttavia, in quest'inizio del 2011, non c’è più molta gente a dubitare che ci troviamo in un processo d'ampiezza storica che vede il mondo del dopo 1945 crollare sotto i nostri occhi, Stati Uniti in testa, mentre la comunità internazionale si disgrega ogni giorno un po' di più, come del resto anche il tessuto sociale ed economico della maggior parte dei paesi del pianeta (1).
Ma questa evidenza fattuale non impedì a decisori ed esperti (2), nel 2006, di essere certi che non ci fosse nessun rischio di crisi importante all'orizzonte; e, nel 2009, che fosse assurdo immaginare il minimo rischio di disgregazione dell'ordine mondiale e ancora meno dell'ordine sociale.

7° Forum Sociale Mondiale.


Fonte: attac.italia
Dichiarazione dell’Assemblea dei Movimenti: Lotte africane, lotte globali
Nairobi, 24 gennaio 2007
Pubblicato lunedì 29 Gennaio 2007
Dichiarazione adottata il 24 gennaio 2007 dall’Assemblea dei Movimenti sociali riunita a Nairobi in occasione del 7° FSM.

Noi, movimenti sociali d’Africa e del mondo intero, siamo venuti a Nairobi, al Forum Sociale Mondiale 2007 per celebrare l’Africa e i suoi movimenti sociali: l’Africa e la sua continua storia di lotta contro il dominio straniero, il colonialismo e il neo-colonialismo; l’Africa e i suoi contributi all’umanità; l’Africa e il suo ruolo nel ricercare un altro mondo.
Siamo qui per celebrare e riaffermare lo spirito del Forum Sociale Mondiale, in quanto spazio di lotta e di solidarietà aperto a tutti quanti, e ai movimenti sociali quale che sia la loro capacità di sborsare dei quattrini.
Denunciamo le tendenze alla commercializzazione, alla privatizzazione e alla militarizzazione dello spazio del FSM. Centinaia di nostre sorelle e fratelli che ci hanno dato il benvenuto a Nairobi, ne sono state escluse ed esclusi per via dell’alto costo di partecipazione ai lavori del Forum.

Siamo anche molto preoccupati per la presenza di organizzazioni che operano contro i diritti delle donne, contro i diritti di settori minoritari e contro i diritti sessuali e la diversità, contraddicendo la Carta di Principi del FSM.

mercoledì 16 febbraio 2011

Metti il Porco nel Motore.


Scritto da Miguel Martinez. Fonte: pressante
Un bel culo, spalle larghe, testa grossa e muso corto, chiamato volgarmente “tuscanu.”
La missione de Il Gigante [catena di ipermercati] punta a coniugare tradizione e modernità, proponendosi di operare in quanto “azienda italiana che crede e difende i valori e le tradizioni del passato, soddisfacendo le nuove esigenze”.”
“Coniugare tradizione e modernità” è una frase che mi trovo a tradurre, per lavoro, almeno quattro volte al mese. Con qualche minima variante, è il motto con cui ogni azienda italiana si presenta al mondo, e un motivo ci deve essere.
Poniamo che siate i titolari della Blu Plast S.R.L. Plastica Brillante Di L. Brillante, con sede in Via Madonna Di Fatima a Pagani; oppure della Cogencar di Pomponesco.[1] E decidete di lanciarvi sul mercato globale.
L’Italia è un paese che nel mondo fa sorridere, però è vagamente noto per avere enormi tesori d’arte che risalgono a secoli fa.
Quindi... l’Azienda cerca innanzitutto di agganciarsi a questa immagine: Michelangelo veniva da un piccolo paese della Toscana. Anche la Sac Plastic di Natali Federico viene da un piccolo paese della Toscana, in questo caso da Montelupo Fiorentino. Quindi, Buonarroti Michelangelo e Natali Federico hanno qualcosa in comune.

Come difendere nella UE il lavoro.


di Emiliano Brancaccio* intervistato da Roberto Mapelli. Fonte: sinistrainrete

D: L’euro è giunto, durante la crisi “greca”, a un passo dal baratro. Ma c’è da chiedersi come mai abbia resistito tanto, essendo fondato - in assenza di un governo comune della politica economica e di un prestatore di ultima istanza - solo su alcuni parametri intrinsecamente restrittivi e recessivi. Si chiama “Patto di stabilità e convergenza” europeo, ma sarebbe meglio chiamarlo “Patto di instabilità e divergenza”, perché in fin dei conti è questo il risultato che produce. In più, con l’euro sono venuti meno quei meccanismi di riaggiustamento valutario che consentivano di riequilibrare le forti differenze di produttività e competitività fra i vari paesi, mentre la forte dinamica delle esportazioni della Germania, che rappresenta da sola un terzo dell’intera economia europea, tende a spingere verso l’alto il tasso di cambio, spiazzando le economie dei paesi più deboli, i cosiddetti “maiali” (Pigs: Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) e gonfiando il loro disavanzo e debito pubblico. Ma allora il comportamento di un paese “virtuoso” come la “formica” Germania non è proprio la causa della crisi delle “cicale” e della crescente divaricazione dell’economia europea?

Fin dalle sue origini, l’Unione monetaria europea porta con sé una contraddizione interna che con la crisi globale è emersa in tutta la sua evidenza. Questa contraddizione può essere a grandi linee sintetizzata nel fatto che la Germania è dotata di un grado di centralizzazione e di organizzazione dei capitali superiore a quello degli altri partners europei. Essa riesce quindi a generare incrementi della produttività molto significativi e al tempo stesso a determinare una dinamica salariale relativamente contenuta rispetto all’andamento della produttività.

Codice Berlusconi - Marco Travaglio.

Fonte: Passaparola
Buongiorno a tutti. Non so voi ma io Berlusconi lo vedo male, lo vedo male perché la scorsa settimana aveva garantito che Mubarak era un uomo saggio e che quindi era bene che restasse al suo posto, è stato travolto dalle proteste di piazza, segno evidente che le proteste di piazza servono a mandare a casa i tiranni e ora, dalle ultime notizie, pare sia addirittura in coma Mubarak, dimostrazione di quello che diceva Andreotti, il potere logora chi non ce l’ha, oppure chi lo perde, chi non ce l’ha più.
Tutti i processi di Berlusconi
Noi invece abbiamo un Premier politicamente in coma prima di essere mandato a casa, però in coma politicamente parlando, quello che è successo domenica nelle piazze, nelle più di 200 piazze in Italia ricorda quello che era accaduto nei due V-Day anche se allora la stampa tese a minimizzare proprio perché non erano coinvolte né la destra istituzionale, né la sinistra istituzionale, erano coinvolti soltanto i cittadini e quindi si fece finta di non vedere quanta gente c’era, ce ne era parecchia, più o meno quella che ieri ha gremito le piazze di donne e non soltanto di donne.

Fotovoltaico: il costo di un caffè con cornetto.


Sorpresa: il Gse ha sovrastimato il fotovoltaico. Fonte: greenreport.
Il prezzo scarso di un solo caffè con cornetto, ogni mese: 1 euro e 70 centesimi, a partire dal 2011. È quanto costerà in bolletta, a ogni famiglia italiana, lo sviluppo dell'energia solare nel nostro paese
Sorpresa: il Gse ha sovrastimato il fotovoltaico
Rapporto "Verità Solare": «Fonte strategica per il futuro. Governo e Parlamento diano certezze al suo sviluppo»

ROMA. Asso Energie Future e Grid Parity Project hanno presentato oggi lo studio "Verità Solare" con dati che ridimensionano le stime sul solare fotovoltaico installato in Italia e quindi anche gli allarmi lanciati nei giorni scorsi dell'Autority per l'energia sugli effetti in bolletta e ripresi con clamore dalla stampa e dalle associazioni che si battono contro il fotovoltaico (per non parlare dei partigiani del nucleare).
Secondo le due organizzazioni «Il prezzo scarso di un solo caffè con cornetto, ogni mese: 1 euro e 70 centesimi, a partire dal 2011. È quanto costerà in bolletta, a ogni famiglia italiana, lo sviluppo dell'energia solare nel nostro paese. A fronte di questa spesa, c'è un nutrito pacchetto di vantaggi. Raggiungendo l'obiettivo fissato per lo sviluppo del fotovoltaico in Italia si taglieranno le emissioni nazionali di gas serra del 5% entro il 2020 portando l'Italia verso l'obiettivo fissato dal protocollo di Kyoto. I posti di lavoro creati dal fotovoltaico, che sono già oggi 15 mila (lo stesso numero di addetti di una grande industria nazionale, come ad esempio la Barilla), saliranno a un totale valutato tra 210 mila e 225 mila nei prossimi 9 anni. E infine, entro il 2020 l'energia dal sole produrrà 110 miliardi di euro in termini di ricchezza generale, portando alle casse dell'erario circa 50 miliardi di euro nei prossimi 30 anni».

martedì 15 febbraio 2011

Un servizio al Paese: ecco l’itinerario Arcore-Palazzo di Giustizia di Milano.


di Alessandro Robecchi, pubblicato in Varie & eventuali

Basta con l’insulto alle istituzioni. Nei momenti difficili i cittadini devono stare vicino a chi li governa. Crediamo dunque di far cosa grata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel pubblicare l’itineriario stradale tra Arcore e via Freguglia, a Milano, sede del Palazzo di Giustizia, dove Silvio Berlusconi si dovrà recare il 6 aprile prossimo. Come si è visto nelle ultime vicende, il nostro amato premier non può fidarsi più di nessuno. Non di Emilio Fede che fa la cresta ai soldi che lui presta in giro. Non di Lele Mora che gli ha portato solo qualche centinaio di ragazze invece del milione che è andato in piazza a chiedere le sue dimissioni. Non di Giuliano Ferrara, che chissà perché appena si muove emana un dolce profumo di Hammamet. Perché dovrebbe fidarsi dei suoi autisti? Metti che il 6 aprile quelli si sbagliano e invece che a Palazzo di Giustizia lo portano in qualche night club, o al compleanno di una diciottenne… No, meglio non correre rischi. La cartina che pubblichiamo qui accanto dovrebbe essere sufficiente ad orientarsi. Le indicazioni precise, comunque, sono queste:
1. - Alzati, fai la doccia e vestiti bene. 2. - Parti da Arcore. - 3. Sveglia Ghedini, portalo fuori e dagli la pappa. 4. Procedi in direzione sudest da Via Cesare Battisti verso Via Alcide De Gasperi. - 5. Entra nella Tangenziale Est/A51 attraverso lo svincolo per Tangenziale Est/Bologna/Tangenziale. Strada a pedaggio parziale - 6. Telefona a Sallusti e digli di pettinarsi bene. - 7 Prendi l’uscita 6 per Viale Forlanini. - 8. Continua su Viale Corsica e imbocca Corso 22 Marzo. - 9. Telefona a Lele Mora e digli che non ti porti ragazze adesso, che hai da fare. - 10. Svolta leggermente a sinistra in Piazza Cinque Giornate. Continua su Corso di Porta Vittoria. Ingresso in zona a pedaggio. - 11. Svolta a sinistra in Largo Augusto e continua su Corso di Porta Vittoria. - 12. Telefona a Signorini e chiedigli quale cravatta sta meglio con le manette. - 13. Svolta a destra in Via Carlo Freguglia. – 14 Entra a Palazzo di Giustizia e fatti processare per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile. 15. Auguri.

Nell’immagine, l’itineraio Arcore-Milano Palazzo di Giustizia, 29,3 chilometri, tempo di percorrenza 36 minuti.

Da oggi si può guardare e andare solo avanti


Fonte LiberoIt
Da oggi si può guardare e andare solo avanti. Dovunque si sia manifestato "se non ora, quando", ma in primo luogo nelle coscienze della gente normale, si può dire che ha vinto mia madre, mia moglie, mia figlia, mia nipote e la mia collega di lavoro. Si, perché da questo giorno esse sono più libere e più uguali. Più uguali a loro stesse e non al come le si dipinge da una certa raccontazione. Non disposte a vendersi ma a battersi
Ancora una volta, chi fa di tutto per tenere sottomesso qualcuno, quel qualcuno reagisce e mette in luce la sua forza. A dire "non ci sto" cominciano ad essere tanti nel mondo. Forse, chissà, è cominciata la guerra dei poveri: Poveri di potere; di denaro di diritti ma non di dignità e di voglia di cambiare. La Tunisia, l'Albania, l'Egitto, l'Algeria e chissà quanti altri. Sono le situazioni disagiate al limite che si ribellano a chi le vuole arretrate. Ora bisogna non fermarsi. L'Italia vive un dramma non solo sociale ma civile e culturale.

Gran Torino


di Loredana Biffo, 14 febbraio 2011, Fonte Paneacqua

Mobilitazione Una manifestazione di democrazia dal basso, che è destinata a lasciare il segno, perchè contrariamente alle profezie, non c'è stata alcuna strumentalizzazione politica o di contrapposizione tra vergini e puttane, solo voci e visi di donne, uomini e giovani che non ne possono più di ingoiare i bocconi amari del berlusconismo
Incredibile successo del corteo di domenica a Torino, più di centomila persone, che con grande civiltà e umorismo hanno manifestato il loro dissenso al decadimento che a causa del governo, l' Italia sta vivendo.
Non ci si aspettava che i "Bugianen" si riversassero in tale quantità nel centro storico, per chi conosce Torino, il punto d' incontro era Piazza San Carlo e il punto d' arrivo Piazza Vittorio, che quando era già piena verso le 16, la coda del corteo era ancora in Piazza San Carlo.
A mia memoria, è dal rapimento di Aldo Moro che non si vedeva una partecipazione
di tali dimensioni, con una società civile molto eterogenea, ovviamente senza connotazioni politiche o simboli di partiti.

La “coppia in mutande” Berlusconi-Ferrara contro i Neo-Puritani alla Cronwell.


di Gianni Rossi in Articolo21
Viviamo tempi duri e grigi, pieni di incertezze, zeppi di contraddizioni e infarciti di sproloqui storici, filosofici, geopolitici. Il berlusconismo mediatico di questi ultimi 25 anni ha creato una cappa di ignoranza culturale e di volgarità ostentata che difficilmente si riuscirà a diradare in tempi brevi. Questo lavaggio di cervello, prodotto dall’invasione dei programmi “spazzatura” della TV commerciale, negli ultimi 16 anni ha invaso il panorama radiotelevisivo pubblico e privato, fino ad estendersi nella carta stampata. Pochi programmi e pochi organi di stampa resistono ancora a questo “neo-imbarbarimento” medievale delle coscienze. Il fronte degli “oscurantisti” al servizio del Sultano di Arcore si serve di intellettuali, politici e personaggi dello spettacolo, per rifare a loro modo la storia dell’Italia recente e per propagandare “false verità” su tutto quanto è lo scibile umano.
Le bugie se grandi e dette con spudoratezza e ripetutamente possono diventare appunto delle “false verità”!

domenica 13 febbraio 2011

Nel frattempo ricuciamo quello che nel frattempo si e' scucito.

Di Zag in ListaSinistra
Decido di salire sul Pincio per il Flash Mob preparato. La strada è già
bloccata. Non si può andare . Ora presento il Pass. Mi dico. Ma mi
vergogno un pò. Per due passi a piedi anche io li posso fare. E così
faccio.
Il piazzale è già pieno e la balaustra transennatoa, piena di
macchien e videocamere delle tv. Allora, ora si che tiro fuori il pass.
Faccio alcuni scatti, poi mi preparo al Flash Mob.
Un urlo liberatorio di tutti al grido di " se non ora quando? Adesso!!"
Scendo in fretta la rampa che porta a Piazza del Popolo.
La piazza è piena ed anche le strada adiacenti.
Una folla così era da un pò che non la vedevo. Forse
ai tempi della prima adunata del Popolo Viola. Però stavolta il pass lo
presento e entro sotto il palco. Le transenne sotto il palco è piena di
gente, più donne di ogni età ed estrazioni, ma anche uomini giovani ed
anziani. Scatto a mitraglia, volti giovani e meno, uomini e cartelli.
Sul palco si alternano oratrici.
Una acclamazione da stadio accoglie il finale del discorso tenuto dalla suora missionaria ,
dopo il suo accorato appello ai cattolici a rivalutare i propri valori di moralità ,
di dignità del genere femminile.
Credo che si giochi un pò troppo sul genere. Parla la femminista del
tempo passato,parla della superiorità delle donne, che le donne non
hanno con il potere lo stesso rapporto di dominanza che hanno gli
uomini, non l'avranno . Mi ricordo della Jervolino, della Thatcher, Il
potere è sempre uguale quando lo detengono gli uomini, quando lo
detengono le donne.
Ma la piazza è al femminile, è giusto così, la reazione è tutta femminile.
I maschi devono riprendere a fare quel percorso fatto tanti anni fa,
ripercorrere un vissuto scordato , perso,
una conquista persa, ma insieme anche alle tante donne che hanno
lasciato che i maschi si riprendessero in toto tutto quello che si
pensava conquistato e mai più che si sarebbe perso.
Penso che un piccolo mio sogno oggi si è realizzato. In tante piazze, in
Italia , ma non solo, tante manifestazioni, tanti Flash Mob. Non pensavo
però a manifestazioni così in grande.
In futuro penso a piccole riunioni di donne e uomini, giovani studenti
operai e lavoratori per temi, per argomenti.
Ogni giorno, tutti i giorni, in ogni piazza , in tutte le città.

Appuntamento l'8 Marzo. Nel frattempo ricuciamo quello che nel frattempo
si è scucito!
Zag.

Se non ora quando?

Η Ιταλία δεν είναι μπουρδέλο (L'Italia non e' bordello)



ATENE 13/2/11. LA MOBILITAZIONE DONNE ITALIANE
Davanti al parlamento greco ...


....e DI FRONTE ALL'AMBASCIATA ... che venivano controllate a vista e a distanza di sicurezza dalla sede dell'ambasciata, da numerosi poliziotti in completa tenuta antisommossa !! ...




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